OOFF.OURO/N.P.A Officina Ouroboros Teatro
presenta:
Climax Project/
EPIGENESI
Ideazione e realizzazione: Alessandro Carboni e Danilo Casti.
Assistenza tecnica e luci: Pavla Beranova.
In collaborazione con Teatro Divadlo29, Pardubice (Cz).
Climax Project è un progetto di Teatro che si sviluppa attraverso tre atti.
Fino ad ora sono stati sviluppati due studi “The vision of the world through
an instant” e “Epigenesi”. Il terzo studio, senza titolo, è ancora in stato
di elaborazione. Successivamente allo sviluppo delle singole parti si procederà
ad una unificazione delle tre parti in un atto unico.
Ogni singolo atto nasce come forma di rappresentazione autonoma che racconta
da tre punti di vista differenti il Sistema Trilite. Il Sistema è un linguaggio
chiuso. Il Sistema è un oggetto-strutturato che si fa metodo, come strumento
in grado di costruire il percorso che conduce il pensiero alla rappresentazione.
Il Sistema Trilite si presenta come una complessa macchina di analisi studio,
di definizione e ridefinizione della realtà. Attraverso tre differenti stadi
di Classificazione, Combinazione e Rappresentazione OOFF.OURO concentra
tutte le sue pratiche. Il Sistema Trilite diventa l’entità-simbolo, il microcosmo
su cui sollevare il problema del linguaggio e del rapporto dell’uomo
con il concetto di verità. Cosa significa creare un nuovo Sistema di definizione
del mondo? Cosa significa ridefinire la realtà? Come agire sulla realtà attraverso
una nuova catalogazione e rinominazione delle cose?
Epigenesi è la seconda parte del Progetto Climax. In biologia il termine Epigenesi
è usato per indicare la teoria secondo cui l’embrione si sviluppa in stadi
successivi partendo da una struttura iniziale indifferenziata. Se “The Vision
of the World Through an Instant” si occupa di mostrare la forma come
risultato, cioè l‘atto di creazione e la morfologia del Sistema come stadio
finale di un processo di cristallizzazione degli elementi, in rappresentazione,
Epigenesi, mostra il processo come risultato, cioè l’evoluzione
delle parti e il funzionamento del sistema. In Epigenesi la rappresentazione
si presenta come una lente che si focalizza sui dettagli di ogni singola procedura
e gli ingranaggi del Sistema. L’analisi delle meccaniche del Sistema ci permette
di esplorare la sua natura. L’analisi ci permette di scoprire un sincretismo
di base al suo interno. Notiamo la presenza due mondi completamente separati:
una doppia valenza. I due atteggiamenti al suo interno ci inducono a pensare
immediatamente ad una completa incompatibilità tra loro. Siamo di fronte ad
un paradosso, alla contraddizione del Sistema. Come si può dichiareare
la validità di un sistema attraverso la rappresentazione della sua contraddizione?
Tutto inizia attraverso un processo di classificazione, la codificazione del
mondo, di quel qualcosa di non codificato che precede il codificato che si
presenta di fronte a noi sottoforma caos. Nelle prime fasi si mostra lo stato
iniziale del sistema: lo stato di classificazione, chiamato Tabula. Questo
stato lo immaginiamo come un oggetto a forma di griglia che si pone tra un
mondo indefinito e un mondo definito, cioè tra il disordine e l’ordine. Tabula
si presenta come una rigida struttura che si stende lungo il tempo senza mutare.
Attraverso il ritaglio e il coordinamento, si attua un operazione di sovrapposizione,
in cui l’assegnazione di un codice, si cerca ridurre le possibilità che
possa avvenire il tutto. La rigida struttura viene applicata in maniera
cosi rigorosa che la rappresentazione non può prevedere nessun tipo di errore.
Essa si presenta come l’unica possibile verità. Il processo di catalogazione
e ridefinizione della realtà può essere una presa concettuale del pensiero?
La realtà che penetra nei nostri occhi, in quanto flusso di immagini che crea
il pensiero, non conosce il concetto che immobilizza. Il vero
pensiero è come un continuo fiorire, che resta in cammino, è come l’acqua
che penetra nelle fessure della roccia fino a spaccare ogni vincolo strutturale.
Qui nasce il problema della rappresentazione della realtà. Come rappresentare
la realtà se la rigida struttura della ripetizione immobilizza ogni processo
di trasformazione? Come catalogare l’istante se l’istante muore con un battito
di ciglia? La perfetta rassicurante e simmetrica struttura della ripetizione
incomincia a barcollare. Incomincia un lento processo di deteriorazione: l’annullamento
della verità. E’ l’auto-distruzione di se stesso. La rappresentazione del
Sistema tende alla contraddizione. Incominciamo a pensare alle possibilità,
alla variazione dell’unità. Si entra in una seconda fase del Sistema, lo Stato
di Combinazione.
Paradossalmente tutto diventa trasparente, si cerca di utilizzare un processo
di nascondimento della struttura. Lo stato di combinazione distrugge la griglia
e lascia fluttuare gli elementi, rigidamente codificati in precedenza
nello spazio, senza più una struttura rigida che gli teneva separati. Il palcoscenico
e’ lo spazio, il luogo delle probabilità, in cui esistono soltanto le leggi
oggettive della variazione. Questo terremoto strutturale, in cui tutto può
accadere, non ha strumenti attendibili di previsione, si attua un processo
di anti-metodo. La verità della struttura viene messa in dubbio.
Perchè il sistema contraddice se stesso? Perche creare una metodologia per
sottolinere che essa non può esistere? Perchè creare una macchina che mostra
il suo impossibile funzionamento? Perche creare un linguaggio e un anti-linguaggio?
Perchè creare una legge per poi non rispettarla affatto? Quale forza generarice
rivela una al suo interno questo meccanismo? Il sistema come oggetto-strutturato
non è piu un rassicurante metodo che ci indica la salvezza. Epigenesi è la
rappresentazione dello sviluppo e deterioramento, creazione e distruzione
del Sistema. Il sistema è capace di cogliere questa forza, oppure rischia
di essere inghiottito dalle sue stesse strutture? Come colmare questa incompletezza
di percorso che segna l’impossibilità di rappresentazione?
Abbiamo posto un problema senza risolverlo.
OOFF.OURO
Wroclaw, 22.09.2004