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Speak spanish
Venerdì 7 maggio 2010 Speak spanish di Mk, idealmente ispirato a Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne e a Il mondo dentro il capitale di Peter Sloterdijk, è un catalogo caotico di danze locali, folk, minori, osservate da un ristorante per turisti di “un luogo qualsiasi del pianeta”. In un sistema coreografico dinamico e “globalizzato”, danzare coincide con l’attitudine di chi si lancia a parlare una lingua straniera per un tempo considerevole. La coreografia, fatta di folklore hawayano e pose da concerto rock, è scandita dal dialogo del SÌ/NO, come dialogo vibrazionale tra due corpi ingaggiati in un sistema binario. Colloquio tra due corpi che mira costantemente a far emergere una tensione, un punto di collasso tra impulsi, i soli che permettono la costruzione di campi coreografici insieme all’altro. |
Mk - formazione indipendente che si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Il progetto si è sviluppato a partire dal 1999 attraversando i più importanti festival della nuova scena con un lavoro di ricerca corporea ambiguo e radicale. Le diverse collaborazioni musicali, l'accoglienza di performer esterni, l'intricata rete di laboratori sperimentali contribuiscono al rapido spostamento degli obiettivi del gruppo, oggi interessato alla costruzione di prototipi di habitat estemporanei. Al fondo il desiderio di praticare la via dello spettacolo lasciando intatta l'ambivalenza di ogni corpo. Tra le produzioni più recenti: Real Madrid e Funzione per il Festival di Santarcangelo, Tourism da una commissione della Biennale Danza 06, Wasted – istruzioni sul mondo in attesa che diventino una costruzione compiuta per FISCo 08 (prototipo dal quale nasce Happened) e la nuova produzione 08 Comfort. MK è una delle cinque compagini internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (UbuLibri, Milano 03). Nel 2000 Michele Di Stefano riceve il premio Danza&Danza per il contemporaneo. Nel 2003 dà il via al progetto di ricerca annuale denominato Acquario, seguito nel 2008 dal progetto COM. Di Stefano è coautore del progetto 2#Swiss Cube 2010 dell’Istituto Svizzero di Roma insieme a Gilles Jobin e Simon Vincenzi. |
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