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mMOTUS
mChroma Keys
     


di Enrico Casagrande, Daniela Nicolò
e Silvia Calderoni
con Silvia Calderoni
video design Paride Donatelli e Simona Gallo
direzione tecnica Simona Gallo
produzione Elisa Bartolucci
logistica Shaila Chenet
comunicazione Marta Lovato e Mariagloria Posani
ufficio stampa comunicattive.it
distribuzione internazionale Lisa Gilardino
produzione Motus

in collaborazione con Santarcangelo Festival
residenza creativa L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino
si ringrazia Matteo Marelli per la collaborazione
con il sostegno di MiBACT, Regione Emilia Romagna




Chroma Keys è una incursione dentro al cinema, nella meraviglia della finzione e dei suoi vecchi “trucchi” stereoscopici. Già da tempo la compagnia si è interessata alla possibilità della comparsa e sparizione repentina di un corpo “alieno” nella scena di un film – alla base degli artifici di tanto cinema delle origini - ma con Chroma Keys si arriva a un sabotaggio sfrontato del frame.
In Chroma viene utilizzato il Green Screen, il semplice fondale fotografico verde/infinito, per accelerare il potere liberatorio e visionario che questa antica tecnica cinematografica presuppone, svelando il meccanismo in maniera performantica e ironica. Silvia Calderoni precipita in un viaggio-trip allucinato dal clima apocalittico, immerso in quella luce da disastro imminente che tanto ricorre nella filmografia di Bela Tarr… Un movimento/immobile che potrebbe continuare all’infinito, attraversando “citazioni” di film che in qualche modo rimandano/trattano/riflettono la sparizione, il senso dell’andare o dell’andarsene, dell’abbandono, ma anche della scoperta. L’atmosfera futuristica e distopica resta ambigua e sospesa: si presuppone un “mondo a venire” o piuttosto, “un mondo a venire senza mondo”, con il profilarsi di un evento che “la fa finita con tutti gli eventi” come in Melancholia di Lars Von Trier? Sta al pubblico completare la sceneggiatura.

 

 

La compagnia Motus, fondata nel 1991 a Rimini da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò esplode negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, riuscendo a prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e prestigiosi premi speciali per i suoi progetti, tra cui tre premi Ubu e il premio “Lo Straniero”.
Motus ha attraversato e creato tendenze sceniche iper-contemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke e Pasolini, per approdare alla radicale rilettura di Antigone come archetipo di lotta e resistenza alla luce della crisi greca con Syrma Antigónes (2008).

Ha toccato il tema delle rivoluzioni della contemporaneità con Alexis. Una tragedia greca (2010) vincendo il Critics’ Choice Award della Québec Association of Theatre.
Con AnimalePolitico Project (2011-2013), intercettano inquietudini, slanci, immagini e proiezioni sul “do- mani che fa tutti tremare”. The Plot is the Revolution è un emozionante incontro scenico fra “due Antigoni”, Silvia Calderoni e il mito del teatro contemporaneo Judith Malina del Living Theatre (2011). Nella Tempesta (2013) e Caliban Cannibal (2013) sono parte di questo itinerario capace di evocare la tragedia dell’emigrazione. Nel 2014 la compagnia si confronta con l’adattamento e la regia della semi-opera barocca King Arthur su testo di John Dryden e con musica di Henry Purcell.

Dal 2015, affronta il tema del confine/conflitto attraverso un articolato progetto di ricerca che inizia con la performance MDLSX, un solo di Silvia Calderoni sul diritto alla libertà di transitare da un genere all’altro, abbattendo ogni tipo di pregiudizio e barriera, e prosegue con Raffiche (2016) e Über Raffiche (2017), una riflessione sulle barriere interne ai corpi, l’identità, la rivolta e la volontà di non-definirsi.
Con PANORAMA (2018) Motus rivendica il diritto alla migrazione intessendo nuovi panorami esistenziali, dove la condizione migrante è convertita in una proprietà intrinseca dell’esistere.

Tutto il lavoro artistico della compagnia è attraversato da un intenso programma di incontri pubblici, lezioni e masterclass presso atenei italiani e stranieri: dall’università IUAV di Venezia all’interno del corso di Laurea Magistrale in Teatro e Arti Performative (2018-2019), a La Manufacture – Haute école de théâtre de la Suisse Romande di Losanna, con cui la collaborazione inizia nel 2014 e prosegue nel 2018 con l’insegnamento ai 15 allievi del corso triennale per attori, che li condurrà allo spettacolo di diploma RIP IT UP AND START AGAIN (2019): un incontro musicale tra i giovani studenti e i germi della cultura Post-punk.

Nel 2010 Enrico Casagrande, a rappresentanza di tutto il gruppo, è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival. Nel 2020, la compagnia è alla Direzione Artistica del 50° anniversario del Festival.