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programma 2025
dalle 15.00 alle 19.00
► Sabato 22 febbraio ° Il racconto ad albero ° Chiara Lagani / Fanny e Alexander
► Sabato 8 marzo ° Lo scorpione guarisce lo scorpione ° Eleonora Sedioli / Masque teatro
► Sabato 22 marzo ° Poteri, affetti, percetti ° Sara Baranzoni
► Sabato 5 aprile ° In medesima azione ° Paola Bianchi, Valentina Bravetti
► Sabato 19 aprile ° Lo scorpione guarisce lo scorpione ° Eleonora Sedioli / Masque teatro
laboratori gratuiti rivolti a ragazze/i under 35
Fabbrica delle Candele (Piazzetta Conserva Corbizzi 9, Forlì)
Teatro Félix Guattari (via orto del fuoco 3, Forlì)
info e iscrizioni:
masque@masque.it / 393.9707741
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► Sabato 22 febbraio
Il racconto ad albero
conduce Chiara Lagani / Fanny e Alexander
Chiara Lagani, drammaturga, attrice e tradutttrice – co-fondatrice del gruppo Fanny & Alexander – conduce un percorso dedicato alle narrazioni e alle molteplici possibilità date dal racconto ad albero, un tipo di racconto che si appoggia sul concetto di scelta, là dove scegliere è prendere una via, ma anche rinunciare a tutte le altre possibili. È una struttura narrativa che si basa su un’idea di biforcazione infinita: bivi, trivi, una raggiera di strade che possono tendere all’infinito ma che la scrittura deve tenere strette, anche nella moltiplicazione, in una strana polimorfica unità, avendo molta cura di preparare un buon cammino a chi dovrà percorrere ogni singola strada.
Chiara Lagani
Attrice e drammaturga, scrive i testi originali degli spettacoli del gruppo Fanny & Alexander, con base a Ravenna, fondato insieme a Luigi De Angelis nel 1992, condividendo l’ideazione e la direzione artistica di tutti i progetti. Tra le drammaturgie originali e gli adattamenti realizzati dalla compagnia si ricordano in particolare il lungo ciclo dedicato ad Ada di Nabokov, il progetto Discorsi, la saga sul Mago di Oz e gli spettacoli tratti da L’amica geniale di Elena Ferrante.
Nel 2017 si aggiudica il Premio Riccione Speciale per l’Innovazione drammaturgica e l’anno successivo le è dedicata una monografia al Riccione TTV festival. Sempre nel 2017 scrive a quattro mani con Elio Germano lo spettacolo La mia battaglia che debutta a Riccione nella stagione 2017/18. Il testo dello spettacolo è recentemente uscito per i tipi di Einaudi nella collana “Super ET Opera Viva”.
Ha curato e tradotto, sempre per Einaudi, nella collana “I Millenni”, I Libri di Oz di Frank L. Baum (2017), con le illustrazioni di Mara Cerri e, per la collana “Letture Einaudi”, il terzo romanzo di Lewis Carroll, Sylvie e Bruno, pubblicato a giugno 2021. Sempre con Mara Cerri è autrice del fumetto L’amica geniale, tratto dal romanzo di Elena Ferrante, uscito per Coconino Press a maggio 2022 e successivamente in diversi Paesi.
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► Sabato 8 marzo e sabato 19 aprile
Lo scorpione guarisce lo scorpione
conduce Eleonora Sedioli / Masque teatro
Il laboratorio giocherà con le espressioni elementari del corpo e dello sguardo, al fine di far emergere la natura intima del gesto. Attraverso una serie di esercizi fisici di base la figura si incamminerà verso concetti-azione: sforzo, allungamento, compressione, attesa, astrazione. A partire quindi dal corpo i giovani partecipanti si avvicineranno alla consapevolezza, conosceranno le potenze dell’espressione, verificheranno le proprie capacità di creazione. La giornata di laboratorio vedrà nella prima fase un lavoro di scomposizione del movimento, attraverso la frammentazione della linea gestuale. Nella seconda fase a partire da alcune parole chiave si lavorerà alla definizione di un proprio motore interno, attraverso il quale giungere alla creazione di nuove forme.
► Eleonora Sedioli. Performer e attrice. Giovanissima inizia il suo percorso artistico con Masque teatro, debuttando nello spettacolo Eva Futura (1999). Da allora è attrice in tutte le produzioni della compagnia sviluppando un proprio percorso originale. Un atletismo solido la spinge ad affrontare la scena come un lottatore danzante. Nel 2008 è figura sola in Head VI, spettacolo liberamente ispirato a Logica della Sensazione di Deleuze, primo lavoro in cui il corpo è segnato da una partitura “anamorfica”. Con La macchina di Kafka e Just Intonation prende forma una fisicità animale, impudica e intima insieme, creatura territoriale” generatrice di suono. Al 2011 risale la collaborazione con il fotografo Enrico Fedrigoli che ne fissa, con la tecnica del banco ottico, le posture in movimento. Le tavole andranno poi a comporre una mostra monografica “ES”, presentata sia in Italia sia all’estero. A lei è dedicata una sezione del libro fotografico Overground che raccoglie il lavoro del fotografo di scena Luca Del Pia. Nel 2023 è interprete per Voodoo ultima creazione dei Masque.
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► Sabato 22 marzo
Poteri, affetti, percetti
conduce Sara Baranzoni
Se già da tempo ci siamo accorti che i meccanismi di potere agiscono non solo sui corpi individuali e sociali ma anche su di elementi infrapersonali ed infrasociali, è indubbio che i poteri oggi in gioco facciano leva su qualcosa di ancora più "micro" per dispiegare la propria operatività. In questa sessione cercheremo di comprendere in particolare come la "messa in scena" di possibili futuri catastrofici sia usata come una potente arma neurosensoriale di manipolazione degli affetti, capace di generare effetti performativi utili alla modificazione dei
comportamenti per fini governamentali. E se le formazioni di potere agiscono sulla capacità di immaginare, sognare e proiettarsi nel futuro per estrarne valore, quali possono essere gli spazi di contestazione o le vie di fuga possibili?
Sara Baranzoni.È dottore di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna. Attualmente è docente di Performance e di Metodologia della ricerca in arte presso l’Universidad de las Artes di Guayaquil (UArtes, Ecuador), e adjunct lecturer presso la Technological University Dublin, Irlanda (TUD Dublin). Le sue ricerche si muovono nell’ambito della filosofia della tecnologia, l’ecologia politica e le arti performative. Ha pubblicato numerosi saggi in italiano, francese, spagnolo e inglese; è cofondatrice della rivista internazionale di filosofia La Deleuziana, membro del network Red de Estudios Latinoamericanos sobre Deleuze y Guattari e del network Digital Studies. Per UArtes è anche co-coordinatrice di due progetti internazionali Horizon 2020-Marie Curie Actions: Real Smart Cities (2017-2022) e Networking Ecologically Smart Territories (NEST, 2021-2024) finanziati dall’Unione Europea.
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► Sabato 5 aprile / Teatro Félix Guattari
In medesima azione
conducono Valentina Bravetti, Paola Bianchi
Il laboratorio si concentrerà sullo studio e sull’analisi dello spazio, del tempo e della forza, le tre coordinate entro le quali il corpo si muove nella scena. In virtù di un principio democratico di coesistenza, durante il laboratorio i/le partecipanti saranno invitate/i ad assumere costantemente la posizione seduta o sdraiata. Un modo per vivere l’alterità nel proprio corpo, sperimentarne le possibilità e le difficoltà, sentire il proprio corpo in azione e scoprire nuovi modi di abitare la scena.
Paola Bianchi, coreografa e danzatrice, è attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni ottanta. Con i suoi spettacoli partecipa a festival nazionali e internazionali.
Attenta alla teorizzazione delle pratiche corporee nel 2014 scrive Corpo Politico. Distopia del gesto, utopia del movimento (Editoria&Spettacolo).
Nel 2020 vince il Premio Rete critica 9 e ¾ con ELP, un articolato progetto di ricerca legato a un’indagine approfondita del corpo, delle relazioni tra i corpi e degli immaginari culturali di cui i corpi sono depositi. Nel 2020 Teatro Akropolis realizza La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Paola Bianchi, progetto cinematografico che restituisce in forma di intervista il percorso artistico della coreografa.
Valentina Bravetti studia danza classica per otto anni e si forma con il Teatro Valdoca. Nel 2004 fonda con Claudio Angelini la compagnia Città di Ebla, prendendo parte alle produzioni sceniche in qualità di danzatrice; dal 2006 è codirettrice artistica del Festival Ipercorpo. Ha ideato e realizzato con Elisa Gandini il progetto BraunEva. Dal 2014 Valentina ha una rara sindrome neurologica paraneoplastica che l’ha tenuta lontana dalla scena sino al 2021, anno in cui è iniziata la sua collaborazione con la coreografa Paola Bianchi. La prima collaborazione tra Valentina e Paola risale al 2007 con la serie di performance Visioni irrazionali, oltre al recente progetto fotografico collettivo LA MIA PELLE È TEATRO.
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programma 2024
Fabbrica delle Candele
(Piazzetta Conserva Corbizzi, 9, Forlì)
dalle 15.00 alle 18.00
► Sabato 24 febbraio °°° Lo scorpione guarisce lo scorpione °°° Eleonora Sedioli
► Sabato 9 marzo °°° How to grow a lotus °°° Francesca Proia
► Sabato 23 marzo °°° Poteri, affetti, percetti °°° Sara Baranzoni
► Sabato 13 aprile °°° Una consistente parte della materia °°° Eva Geatti*
► Sabato 27 aprile °°° Stai zitta °°° Catia Gatelli
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laboratori gratuiti rivolti a ragazze/i under 35
info e iscrizioni:
masque@masque.it / 393.9707741
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► Sabato 24 febbraio 2024
Lo scorpione guarisce lo scorpione
conduce Eleonora Sedioli / Masque teatro
Il laboratorio giocherà con le espressioni elementari del corpo e dello sguardo, al fine di far emergere la natura intima del gesto. Attraverso una serie di esercizi fisici di base la figura si incamminerà verso concetti-azione: sforzo, allungamento, compressione, attesa, astrazione. A partire quindi dal corpo i giovani partecipanti si avvicineranno alla consapevolezza, conosceranno le potenze dell’espressione, verificheranno le proprie capacità di creazione. La giornata di laboratorio vedrà nella prima fase un lavoro di scomposizione del movimento, attraverso la frammentazione della linea gestuale. Nella seconda fase a partire da alcune parole chiave si lavorerà alla definizione di un proprio motore interno, attraverso il quale giungere alla creazione di nuove forme.
► Eleonora Sedioli. Performer e attrice. Giovanissima inizia il suo percorso artistico con Masque teatro, debuttando nello spettacolo Eva Futura (1999). Da allora è attrice in tutte le produzioni della compagnia sviluppando un proprio percorso originale. Un atletismo solido la spinge ad affrontare la scena come un lottatore danzante. Nel 2008 è figura sola in Head VI, spettacolo liberamente ispirato a Logica della Sensazione di Deleuze, primo lavoro in cui il corpo è segnato da una partitura “anamorfica”. Con La macchina di Kafka e Just Intonation prende forma una fisicità animale, impudica e intima insieme, creatura territoriale” generatrice di suono. Al 2011 risale la collaborazione con il fotografo Enrico Fedrigoli che ne fissa, con la tecnica del banco ottico, le posture in movimento. Le tavole andranno poi a comporre una mostra monografica “ES”, presentata sia in Italia sia all’estero. A lei è dedicata una sezione del libro fotografico Overground che raccoglie il lavoro del fotografo di scena Luca Del Pia. Nel 2023 è interprete per Voodoo ultima creazione dei Masque.
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► Sabato 9 marzo 2024
How to grow a lotus. Scuola temporanea sul corpo sottile
conduce Francesca Proia
“L’individuo riceve un’immagine e l’energia che contiene. Prima o poi diverrà un tutt’uno con lei, e per suo tramite sarà d’un tratto trasformato” - Joan Skinner
Il processo di ricerca corporea basato sullo yoga innesca in me un fenomeno di fioritura percettiva. In un dato momento, la mente si apre letteralmente come un fiore, a captare, tra le memorie latenti nella storia del corpo, quelle che in quell’istante sono pronte a farsi racconto. É qualcosa di spontaneo, come un succo che cola da una pianta. Vorrei arrivare a una pratica in cui nessun gesto, neppure un respiro, sia dato per scontato: tutto deve avere una sua rifondazione organica nel momento. Poter sentire il corpo come una cosmologia di ciò che siamo. Corpo non disgiunto dai pensieri, dal creare, dal dire. Corpo misterioso, a un tempo materia dell’inconscio e superficie imperturbabile. Corpo origine del tempo, fonte di messaggi segreti, di risorse continue e inaspettate, e che, sempre, anticipa la coscienza. La sensibilizzazione che questa pratica produce costituisce l’inizio di ogni atto performativo possibile: un corpo spogliato da ogni condizionamento, capace di ricreare il tempo e lo spazio. La scuola propone un lavoro sulle tecniche dello yoga atte a mettere a fuoco il tema della presenza. A partire da qui, verranno esplorati differenti modi per generare una danza.
► Francesca Proia. Laurea in Conservazione dei Beni Musicali. Ha lavorato come danzatrice in Italia e in Francia per le compagnie Monica Francia, Habillé d’eau, Masaki Iwana. Ha collaborato a lungo ed è stata assistente coreografa per il regista Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio. Attiva nell'ambito della creazione performativa, ha presentato i suoi lavori nei maggiori festival italiani e in Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti, ricevendo numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Interessata da sempre alle pratiche di rinnovamento percettivo, giovanissima si diploma insegnante di yoga. Tutto il suo lavoro è attraversato da un percorso di studio dello yoga che diviene una forma di ricerca poetica appoggiata sulle tecniche sottili. Master Yoga Teacher registrata con Yoga Alliance, nel 2018 fonda a Ravenna I vasi comunicanti, scuola di alta formazione e ricerca yoga accreditata da Yoga Alliance (RYT 250PLUS) e I campi magnetici, percorso di ulteriore specializzazione rivolto a maestri di yoga (RYT 350). Numerose le sue pubblicazioni dedicate allo yoga.
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► Sabato 23 marzo 2024
Poteri, affetti, percetti
conduce Sara Baranzoni
Se già da tempo ci siamo accorti che i meccanismi di potere agiscono non solo sui corpi individuali e sociali ma anche su di elementi infrapersonali ed infrasociali, è indubbio che i poteri oggi in gioco facciano leva su qualcosa di ancora più "micro" per dispiegare la propria operatività. In questa sessione cercheremo di comprendere in particolare come la "messa in scena" di possibili futuri catastrofici sia usata come una potente arma neurosensoriale di manipolazione degli affetti, capace di generare effetti performativi utili alla modificazione dei comportamenti per fini governamentali. E se le formazioni di potere agiscono sulla capacità di immaginare, sognare e proiettarsi nel futuro per estrarne valore, quali possono essere gli spazi di contestazione o le vie di fuga possibili?
Sara Baranzoni. Ha un dottorato di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna. Attualmente è docente del master in Arti Performative (Artes Escénicas) presso l’Universidad de las Artes di Guayaquil (UArtes, Ecuador). Le sue ricerche si muovono nell’ambito della filosofia della tecnologia, l’ecologia politica e le arti performative. Ha pubblicato numerosi saggi in italiano, francese, spagnolo e inglese; è cofondatrice della rivista internazionale di filosofia La Deleuziana, membro del network Red de Estudios Latinoamericanos sobre Deleuze y Guattari e del network Digital Studies. Per UArtes è anche cocoordinatrice del progetto internazionale Horizon 2020-Marie Curie Actions Networking Ecologically Smart Territories (NEST, 2021-2024) finanziato dall’Unione Europea.
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► Sabato 13 aprile 2024
Una consistente parte della materia
conduce Eva Geatti
Il laboratorio sarà una pratica collettiva di studio e di movimento.
“Sto dentro un pensiero ed un tentativo di ricerca che consiste nel provare a impiantare forme di relazioni con materiale organico che consideriamo inanimato, voglio immaginare un cambio drastico nell’asimmetria delle gerarchie che come un carnevale ci riproponga un mondo capovolto.”
Eva Geatti. Autrice, performer e artista. Ha studiato Arte e incontrato diversi bei maestri, nel 2003 con Nicola Toffolini fonda la compagnia teatrale indipendente Cosmesi. Ha lavorato come performer e attrice per alcune compagnie come Masque Teatro, Motus, Ateliersi, Teatrino Clandestino, è stata tra le interpreti del il primo studio di Galà di Jérome Bel alla Biennale di Venezia nel 2014, e l’aiuto regia per La scimmia - spettacolo di Giuliana Musso. Insegna all'Accademia di Belle Arti di Bologna, con la curatrice Silvia Bottiroli e la compagnia canadese Mammalian Diving Reflex ha collaborato al progetto Fuori di ERT, ha disegnato la copertina del disco di Be My Delay Hazy Lights, si è ingessata una gamba a Fuckups il festival dell’inspiegabile, ha lavorato come assistente per video in stop-motion, murales e costruzioni di altri artisti. Ha fatto due mostre personali dai titoli bizzarri a Bologna e Santarcangelo, ha pubblicato i suoi testi poetici all’interno della guida sul Friuli Venezia Giulia "La regimentazione delle acque e Cuccioli di drago" di Nicola Toffolini, ha organizzato le Conferenze Santarcangioline, è parte del progetto musicale DonnaCirco e del progetto-festival Civitonia. È stata artista associata di Spazio Kor (Asti) ed è drammaturga selezionata per il progetto europeo Fabulamundi. Il suo ultimo lavoro con Cosmesi è stato incidere un disco pop e poi scavare un buco, mentre nel 2022 ha debuttato la sua prima regia dal titolo La vaga grazia.
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► Sabato 27 aprile
Stai zitta
conduce Catia Gatelli
Laboratorio teatrale legato al testo di Michela Murgia intitolato Stai zitta. La scrittrice scomparsa nell'agosto 2023, ha lasciato in questo testo riflessioni sull'uso comune di numerose espressioni discriminatorie nei confronti delle donne, tutt'ora utilizzate. Verranno esaminate alcune espressioni, proposte nel testo. Questo lavoro sarà accompagnato da un movimento vocale e corporeo, indirizzato ad una presenza scenica corale.
Non è richiesta esperienza teatrale. I partecipanti potranno utilizzare abiti che ritengono consoni, purché non appaiano scritte visibili e consentano un comodo movimento fisico. Portare con sé materiale per scrivere.
Catia Gatelli. Attrice e regista. Vive e lavora a Berlino. Nel 2009 prende vita thauma da una già lunga e densa collaborazione tra Andrea Basti e Catia Gatelli, all’interno della compagnia Masque teatro. thauma si propone come luogo di collaborazione e confronto possibili, tra differenti identità artistiche. Per tanto non vuole nominarsi gruppo o compagnia, in quanto sono proprio i concetti di non appartenenza, di mancanza, di lontananza, ad interessare i fondatori di thauma. La ricerca di thauma: concetto di identità e le sue implicazioni. Tra i progetti recenti e le collaborazioni: 2009. KA-MI - 2010. [Là]…cenere - 2011. Narciso, l’infinito della mancanza di sé - 2011. Hurry Up! intermittence du coer - 2012. Orfeo, concerto dedicato ad Alda Merini - 2013. Primavera - progetto sonoro - 2013. I usually live abroad - video di Paolo Pennuti - testo e voce Catia Gatelli - 2014. the Decision - Masque teatro - CG attrice, testo - 2013. Immaginationraum - video di Timo Kreitz - con Catia Gatelli - 2014. Mnemosyne - 2016 FILM Macchina della vista e dell’udito - Regia Vincenzo Schino, CG attrice - novembre 2017 Progetto TabulaRASA - Berlino.
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