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Residenza di ricerca “TIME/VISION/PRACTICE” nell’ambito del progetto “Talitha Kumi”
TIME/VISION/PRACTICE è la prima fase metodologica di riflessione e strutturazione di pratiche
coreografiche e performative su un tema.
TIME/VISION/PRACTICE in questo momento è incentrato sulla relazione tra uomo e natura.
TIME/VISION/PRACTICE ha un particolare focus sulle figure del tempo: il tempo dell’uomo nell’età
della tecnica, il tempo geologico della terra, il tempo della natura cadenzato dall’alternanza delle stagioni, il tempo astronomico.
TIME/VISION/PRACTICE indaga la visione partendo da una serie di quesiti.
Qual è la visione e quali le spinte che nutrono il tempo dell’uomo nell’età della tecnica?
Le sue pratiche?
Qual è il rapporto tra il tempo dell’uomo e il tempo della natura: quali gli effetti? quali i limiti?
Ci sono limiti?
E’ necessario un cambio di passo?
Ci è permesso riflettere sul passaggio da una visione verticale e gerarchizzata a una visione
orizzontale e di coesistenza? Questo passaggio avrebbe un impatto sui nostri stili di vita? Quale?
Siamo disposti a pagarne il costo? E quale costo pagheremo in futuro se non attuiamo questo passaggio oggi?
TIME/VISION/PRACTICE ricerca l’esperienza panica.
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Aristide Rontini (10 Aprile 1984) inizia il suo percorso artistico in campo teatrale dove approfondisce varie tecniche del teatro contemporaneo. Successivamente consegue il Bachelor of Dance/Specialization Performer presso la Rotterdam Dance Academy. Come performer collabora attualmente con Simona Bertozzi (It), Balletto Civile (It), Danskompaniet Spinn (Sv), Angelica Liddell (Sp). Ha lavorato con Candoco Dance Company (Uk), Conny Janssen Danst (Nl) e danzato in lavori di Micheal Schumacher (Nl), Georgh Reischl (Nl) e Alessandro Carboni (It). Ha creato le coreografie “Giovane Notturno” e “It Moves Me”. Ha partecipato all’azione formativa “GD’A – Percorsi Formativi per Giovani Danz’autori 2015” di Anticorpi – Rete di Festival, Rassegne e Residenze Creative dell’Emilia-Romagna. E’ stato selezionato alla “Vetrina della giovane danza d’autore 2016” con il solo “It moves me”. Ha conseguito il titolo di Danzeducatore® presso il Centro Mousiké – Centro di ricerca in danza educativa e di comunità di Bologna. Insegna danza contemporanea. Conduce laboratori di danza educativa, di comunità e di danza inclusiva.
Ha collaborato con il Museo San Domenico di Imola alla creazione di “Dancing like Yves” (2016) e “Ai margini del cuore” (2017), progetti performativi site-specific che coinvolgono residenti del territorio imolese. Fa parte della rete italiana di danza inclusiva “Unlimited”. Partecipa come danzatore al progetto europeo sulla danza inclusiva “Moving Beyond Inclusion” i cui partners sono Oriente Occidente Festival, Candoco Dance Company, The Croatian Institute for Movement and Dance, Producentbyrån / Spinn, Tanzfähig, BewegGrund. |
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