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SIMONA BERTOZZI / NEXUS

Teatro Félix Guattari
30 settembre - 5ottobre2021

prova aperta martedì 5 ottobre ore 18.30

 

 

https://vimeo.com/user2150246




   

QUEL CHE RESTA

Trouver n’est pas inventer.
Il s’agit moins d’une volonté que d’un désir,
moins d’une intention que d’une attention, moins d’un savoir que d’un art.

J.L Nancy 

Concept e coreografia Simona Bertozzi
Danza   Marta Ciappina,  Simona Bertozzi
Musica Stravinsky: Diversions, Ray Chen, Timothy Young,  Divertimento: IV. Pas de deux, Coda. Presto
Soundscape Roberto Passuti
Light design Giuseppe Filipponio
Organizzazione Monica Aranzi , Chiara Boscariol                  
Stampa Michele Pascarella                                                   
Foto e video Luca Del Pia                           
Produzione  Nexus 2021
Con il contributo di Mic, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna
Con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze
Residenze creative nell’ambito di Residenze per artisti nei Territori a cura di Masque teatro, Artists in ResidenSì Bologna, in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, AlmaStudios Bologna.

 

Sin dall’inizio del percorso con Marta ho cercato di attribuire allo spazio delle caratteristiche ambientali che potessero generare delle visioni, mutare la densità dell’aria e generare delle inattese capacità di attraversamento. Dei modi inediti dello stare.

Tutto questo affinché potessimo incontrarci in una danza sconfinata, in grado di riverberare oltre la consapevolezza del nostro agire e sorprenderci, quasi nostro malgrado, in atteggiamenti di affezione e irresistibile risonanza.

Quel che resta è stato, dapprima, uno dei territori della mappa e delle pratiche, tra glaciazione, pelli, fughe per poi divenire l’immagine sovrastante, la bolla, il grado di presenza necessario, lo sguardo condiviso, l’interrogazione inevitabile su cui sostare, per ritrovare il respiro sottile e transitare da una danza all’altra.

Da sezione di spazio, Quel che resta è diventato l’intero organismo, il vivente, una moltiplicazione di vettori, di prospettive, di flessioni anatomiche, di ritmo e tempo.

Ci ha rese tessuti connettivi, per immaginare e accogliere altri abitanti, per far riverberare temperature e provenienze, per generare accordi multiformi di ingresso nel movimento, cercando ogni volta delle inattese capacità di fare mondo. Di generarci stupore.
Quel che resta è l’irruenza e l’indugiare dei corpi, è il tocco senza peso: estende un vocabolario di attese e ripartenze, di geometrie reiterate, di figurine, ghiaccio, resistenza, epidermide e pupille e di ritornelli. Da agganciare.

Simona Bertozzi / NEXUS
Performer e coreografa, laureata al DAMS di Bologna, si forma in danza contemporanea tra Francia, Spagna, Belgio e Inghilterra e danza, tra gli altri, per il catalano Tòmas Aragay e Virgilio Sieni.
Dal 2005 è impegnata in un percorso autoriale di ricerca coreografica e nel 2008 costituisce la Compagnia Simona Bertozzi | Nexus. 
Nei suoi lavori il linguaggio del corpo risente della compenetrazione di pratiche, pensieri e discipline che fanno dell’atto creativo un sistema multiforme e volto a misurarsi con la contemporaneità.
Negli anni i suoi progetti hanno ottenuto sostegni e ospitalità da parte di importanti circuiti regionali, italiani ed europei, mediante coproduzioni e residenze coreografiche.
Tra i progetti più recenti emergono: il Prometeo, composto da sei episodi coreografici tra cui And it burns, burns, burns  finalista ai Premi UBU 2017 come Miglior Spettacolo di Danza, Anatomia creato con Francesco Giomi (Tempo Reale Firenze) e Enrico Pitozzi (Università di Bologna), Joie de Vivre  coprodotto da ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena e Nexus (in collaborazione con Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto) e Tra le linee progetto coprodotto da Torino Danza, MilanOltre, Nexus e Festival Est Ovest.

Dal 2014 il percorso di creazione si è rivolto anche a giovani interpreti, coinvolgendo bambini e adolescenti.
Nel 2019 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo e il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Parallelamente all’attività di creazione, si occupa anche di percorsi di alta formazione e collabora con ricercatori e studiosi di arti performative.

https://simonabertozzi.it/

Progetto Interregionale di Residenze Artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna e MiBACT.
http://www.residenzeartistiche.it/