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OPERA BIANCO

Teatro Félix Guattari
dal 27 novembre al 3 dicembre 2023

tutor Sara Baranzoni


   

Non è facile immaginare uno spettacolo nel 2023. Siamo circondati da eventi paradossali e violenti. La comunicazione si impone come un filtro opaco tra le nostre anime e l’essenza della realtà. Attraverso The Playhouse desideriamo riconsiderare il nostro rapporto con il Teatro, rinnovare un patto con lui, cercare la catarsi nelle trame del suo stesso meccanismo.
Nell'omonimo film a B.Keaton viene affidato uno scimpanzé, ma la gabbia è aperta e la scimmia scappa. Lui dovrà travestirsi e sostituire l’animale per eseguire il numero che consiste in una serie di azioni umane: mangiare con le posate, fumare, dormire. Keaton impersona una scimmia che impersona un uomo. Un gioco di specchi.
La nostra azione parte dalla citazione di questa scena per riprodurne i dettagli formali, trucco e travestimento e fisici: il danzatore attraverso lo studio dei pesi e delle articolazioni ha la stessa qualità fisica di Keaton che imita la scimmia.
Intendiamo insistere su B.K. per rendere essenziale nel corpo il concetto di catastrofe. La costruzione coreografica finale prevede la presenza di due sistemi o linee spazio temporali ed estetiche, che condividono la scena in un rincorrersi e fondersi drammaturgico: il primo sistema è l'incorporazione e articolazione di una danza di Keaton, tra citazione e astrazione in forma di solo e il secondo sistema è un susseguirsi di composizioni coreografiche che creano immagini di catastrofi contemporanee e trasformano la violenza in sospensione fisica e danzata.
Allo stato attuale abbiamo creato un primo studio del lavoro in forma di breve opera cinematografica, in cui è stata studiata una parte della coreografia di The Playhouse:il video che mandiamo per questa selezione è questo prodotto.


concept, regia, coreografia: Vincenzo Schino e Marta Bichisao
performer 1° sistema: Luca Piomponi
performer 2° sistema: Marta Bichisao, C.L. Grugher, Sabrina Rigoni, Simone Scibilia
suono: Dario Salvagnini
produzione: Pindoc, Opera Bianco
coproduzione: Teatri di Vetro 2024


 

OPERA BIANCO è un progetto di ricerca artistica di Vincenzo Schino, regista e artista visivo e Marta Bichisao, danzatrice e coreografa. Collabora stabilmente con il sound artist Federico Ortica.
OPERA BIANCO è l’evoluzione del gruppo Opera che dal 2005 al 2016 ha creato spettacoli di teatro, danza, performance e installazioni presentate nei principali festival e teatri della scena contemporanea, è stato pluripremiato e oggetto di tesi di laurea, articoli su riviste specializzate e pubblicazioni editoriali.
Il primo lavoro di OPERA BIANCO, in collaborazione con il poeta Ivan Schiavone, è un’installazione sonora e plastica dal titolo Grand Mother (2017) che nasce da una ricerca sulla memoria orale e sulla voce nel suo aspetto fantasmatico. La prima tappa è stata creata nel 2017 nel territorio della Valnerina umbra, a partire da una serie di registrazioni di anziani e di poeti pastori.
La seconda tappa sarà dedicata al territorio francese/bretone e nell’estate 2019 sarà esposta nel museo di arte contemporanea La Briqueterie di Saint Brieuc (FR). Nel biennio 2017-18 OPERA BIANCO fa parte di Corale, progetto artistico finanziato da Teatro stabile dell’Umbria e Regione Umbria a sostegno della comunità di Preci (PG) colpita dal terremoto del 2016. Il progetto è durato l’intero anno e ha avuto come obiettivo la co-creazione tra artisti e abitanti di una serie di rituali collettivi che contribuissero della ricostruzione immateriale del territorio.
Corale ha prodotto laboratori di danza e teatro, l’istituzione di un cineforum, cene sociali e un Festival di arti performative (Festa! Preci) in cui sono stati ospitati, per tre week-end estivi, artisti della scena italiana e internazionale.Nel biennio 2018-2019 Marta e Vincenzo sono invitati dalla compagnia Gazibul di Saint Brieuc (Francia) in una serie di progetti pedagogici con il Conservatoire de Musique, Danse et Arts Dramatiques.
OPERA BIANCO è attualmente in creazione per un lavoro coreografico che debutterà nell’autunno 2019. La creazione affronta il problema del ritmo dell’uomo in dialogo con il ritmo del mondo.
Il clown è metafora della condizione umana e il suo continuo cadere e rialzarsi è il motore della danza di quattro performer in uno spazio vuoto.
Marta e Vincenzo fanno parte del Libero Gruppo di Studio per le Arti della Scena (LGSAS) fondato da Claudio Morganti.
Dal 2018 OPERA BIANCO è artista IN SITU, piattaforma europea per la creazione artistica nello spazio pubblico.
Dal 2014 riceve il contributo della regione Umbria nel programma per lo spettacolo dal vivo L.R. 17/04.

Sara Baranzoni PhD in studi teatrali e cinematografici all’Università di Bologna, svolge attività di ricerca presso la Universidad de las Artes di Guayaquil, Ecuador. Collabora con l’IRI di Parigi ed è membro di vari network internazionali. È co-fondatrice della rivista internazionale di filosofia «La Deleuziana» e ha pubblicato numerosi articoli e traduzioni su temi di ricerca relazionati con la filosofia francese contemporanea, la filosofia della tecnologia, l’ecologia politica, i media studies, l’estetica e le arti; ha inoltre curato diverse pubblicazioni collettive (libri e monografici di rivista).