► da Sabato 21 a mercoledì 25 giugno
How to grow a lotus: il visibile e l’invisibile
Condotto da Francesca Proia
Laboratorio rivolto a danzatori, danzatrici, performer, artisti/e e ricercatori e ricercatrici che abbiano uno spiccato interesse per i temi del corpo.
info: Masque teatro – masque@masque.it – 393.9707741 – www.masque.it
Quota di partecipazione: 180 euro
“Tutte le tecniche possono servire da trampolino per coltivare una concezione più limpida della consapevolezza, nonché il punto in cui ogni tecnica viene meno, e si è assorbiti in sé stessi”.
L.V. Arena su Giacinto Scelsi
Imparare dallo yoga attraverso una radicale immersione corporea nella quale, a un dato momento, lo yoga stesso apparirà vivo e irriconoscibile. Imparare attraverso l’aspetto di assorbimento che le tecniche custodiscono, e attraverso un graduale ritrovare quella radicale aderenza corporea ed estetica al momento presente, che è origine possibile dell’atto performativo.
Note, premesse:
Se le tecniche dello yoga sono dispositivi della percezione, il cuore del nostro lavoro assieme sarà la questione della creazione: creazione artistica come segno tangibile di un avvenuto accesso a un reale molto vivido, reso possibile da una percezione pienamente abitata.
Sono certa che lo stato della danza – soprattutto quando coincide con la disponibilità a lasciarsi attraversare da un altrove – sia una sorta di plasma iniziatico che permette di presentire l’origine viva delle tecniche yogiche.
Lo stato della danza ci fa tornare al senso profondo dello yoga come l’invenzione del dialogo tra l’invisibile e il corpo. Ci interessa qui la dimensione che precede le tecniche e le contiene tutte.
Francesca Proia: Laurea magistrale con lode in Conservazione dei Beni Musicali all’Università di Bologna, è coreografa, danzatrice e docente di yoga.
Ha collaborato a lungo con il coreografo Masaki Iwana e il regista Romeo Castellucci. In seguito alla segnalazione speciale Premio ETI Scenario 2005, inizia a presentare il suo lavoro coreografico nei luoghi più significativi della ricerca contemporanea internazionale. Master Yoga Teacher per Yoga Alliance International, tutto il suo lavoro è attraversato da un percorso di ricerca teorica, artistica e pedagogica in cui lo yoga si rende evidente come prassi di rifondazione percettiva. Nel 2016 ha fondato Mìnera, scuola superiore di yoga in absentia. Nel 2018 fonda I vasi comunicanti, scuola di alta formazione e ricerca yoga, e I campi magnetici, ulteriore segmento di specializzazione (entrambi riconosciuti da Yoga Alliance International) .
Tra le pubblicazioni: Yoga – La composizione delle tecniche per una pratica viva (Astrolabio Ubaldini, 2022); Mantra per sciogliere il transfert psicoanalitico (Fogli d’Ipnos, 2023); Indigena alla terra (Il Vicolo Edizioni, 2018); La cattura del soffio – Piccola guida yoga del signor Pranayama (Edizioni Del Girasole, 2017); Declinazioni yoga dell’immagine corporea (Titivillus, 2011).
Di prossima pubblicazione: Quaderno magnetico – Dimensioni di scoperta nello yoga (Orthotes).
Approfondimenti sul pensiero educativo tra arti performative e filosofia
progetto a cura di
Masque teatro
con il contributo di
Comune di Forlì – Assessorato alle Politiche Giovanili
Ci si pone con uno sguardo scintillante verso l’esplorazione di pratiche note nel desiderio di poter corroborare le nuove complessità in divenire.
Laboratori 2025

PROGRAMMA 2025
Fabbrica delle Candele (Piazzetta Conserva Corbizzi 9, Forlì)
Teatro Félix Guattari (via orto del fuoco 3, Forlì)
dalle 15.00 alle 19.00
► Sabato 22 febbraio
Il racconto ad albero
Chiara Lagani / Fanny e Alexander
► Sabato 8 marzo
Lo scorpione guarisce lo scorpione
Eleonora Sedioli / Masque teatro
► Sabato 22 marzo
Poteri, affetti, percetti
Sara Baranzoni
► Sabato 5 aprile
In medesima azione
Paola Bianchi, Valentina Bravetti
► Sabato 19 aprile
Lo scorpione guarisce lo scorpione
Eleonora Sedioli / Masque teatro
► da Sabato 21 a mercoledì 25 giugno 2025
How to grow a lotus: il visibile e l’invisibile
Francesa Proia
INFO
laboratori gratuiti rivolti a ragazze/i under 35
non è necessaria esperienza pregressa
info e iscrizioni:
masque@masque.it / 393.9707741
Il laboratorio How to grow a Lotus di Francesca Proia è rivolto a danzatori, danzatrici, performer, artisti/e e ricercatori e ricercatrici che abbiano uno spiccato interesse per i temi del corpo.
Quota di partecipazione: 180 euro
► Sabato 22 febbraio
Il racconto ad albero
conduce Chiara Lagani / Fanny e Alexander
Chiara Lagani, drammaturga, attrice e traduttrice – co-fondatrice del gruppo Fanny & Alexander – conduce un percorso dedicato alle narrazioni e alle molteplici possibilità date dal racconto ad albero, un tipo di racconto che si appoggia sul concetto di scelta, là dove scegliere è prendere una via, ma anche rinunciare a tutte le altre possibili. È una struttura narrativa che si basa su un’idea di biforcazione infinita: bivi, trivi, una raggiera di strade che possono tendere all’infinito ma che la scrittura deve tenere strette, anche nella moltiplicazione, in una strana polimorfica unità, avendo molta cura di preparare un buon cammino a chi dovrà percorrere ogni singola strada.
Chiara Lagani. Attrice e drammaturga, scrive i testi originali degli spettacoli del gruppo Fanny & Alexander, con base a Ravenna, fondato insieme a Luigi De Angelis nel 1992, condividendo l’ideazione e la direzione artistica di tutti i progetti. Tra le drammaturgie originali e gli adattamenti realizzati dalla compagnia si ricordano in particolare il lungo ciclo dedicato ad Ada di Nabokov, il progetto Discorsi, la saga sul Mago di Oz e gli spettacoli tratti da L’amica geniale di Elena Ferrante. Nel 2017 si aggiudica il Premio Riccione Speciale per l’Innovazione drammaturgica e l’anno successivo le è dedicata una monografia al Riccione TTV festival. Sempre nel 2017 scrive a quattro mani con Elio Germano lo spettacolo La mia battaglia che debutta a Riccione nella stagione 2017/18. Il testo dello spettacolo è recentemente uscito per i tipi di Einaudi nella collana “Super ET Opera Viva”. Ha curato e tradotto, sempre per Einaudi, nella collana “I Millenni”, I Libri di Oz di Frank L. Baum (2017), con le illustrazioni di Mara Cerri e, per la collana “Letture Einaudi”, il terzo romanzo di Lewis Carroll, Sylvie e Bruno, pubblicato a giugno 2021. Sempre con Mara Cerri è autrice del fumetto L’amica geniale, tratto dal romanzo di Elena Ferrante, uscito per Coconino Press a maggio 2022 e successivamente in diversi Paesi.
► Sabato 8 marzo e sabato 19 aprile
Lo scorpione guarisce lo scorpione
conduce Eleonora Sedioli / Masque teatro
Il laboratorio giocherà con le espressioni elementari del corpo e dello sguardo, al fine di far emergere la natura intima del gesto. Attraverso una serie di esercizi fisici di base la figura si incamminerà verso concetti-azione: sforzo, allungamento, compressione, attesa, astrazione. A partire quindi dal corpo i giovani partecipanti si avvicineranno alla consapevolezza, conosceranno le potenze dell’espressione, verificheranno le proprie capacità di creazione. La giornata di laboratorio vedrà nella prima fase un lavoro di scomposizione del movimento, attraverso la frammentazione della linea gestuale. Nella seconda fase a partire da alcune parole chiave si lavorerà alla definizione di un proprio motore interno, attraverso il quale giungere alla creazione di nuove forme.
Eleonora Sedioli. Performer e attrice. Giovanissima inizia il suo percorso artistico con Masque teatro, debuttando nello spettacolo Eva Futura (1999). Da allora è attrice in tutte le produzioni della compagnia sviluppando un proprio percorso originale. Un atletismo solido la spinge ad affrontare la scena come un lottatore danzante. Nel 2008 è figura sola in Head VI, spettacolo liberamente ispirato a Logica della Sensazione di Deleuze, primo lavoro in cui il corpo è segnato da una partitura “anamorfica”. Con La macchina di Kafka e Just Intonation prende forma una fisicità animale, impudica e intima insieme, creatura territoriale” generatrice di suono. Al 2011 risale la collaborazione con il fotografo Enrico Fedrigoli che ne fissa, con la tecnica del banco ottico, le posture in movimento. Le tavole andranno poi a comporre una mostra monografica “ES”, presentata sia in Italia sia all’estero. A lei è dedicata una sezione del libro fotografico Overground che raccoglie il lavoro del fotografo di scena Luca Del Pia. Nel 2023 è interprete per Voodoo ultima creazione dei Masque.
► Sabato 22 marzo
Poteri, affetti, percetti
conduce Sara Baranzoni
Se già da tempo ci siamo accorti che i meccanismi di potere agiscono non solo sui corpi individuali e sociali ma anche su di elementi infrapersonali ed infrasociali, è indubbio che i poteri oggi in gioco facciano leva su qualcosa di ancora più “micro” per dispiegare la propria operatività. In questa sessione cercheremo di comprendere in particolare come la “messa in scena” di possibili futuri catastrofici sia usata come una potente arma neurosensoriale di manipolazione degli affetti, capace di generare effetti performativi utili alla modificazione dei comportamenti per fini governamentali. E se le formazioni di potere agiscono sulla capacità di immaginare, sognare e proiettarsi nel futuro per estrarne valore, quali possono essere gli spazi di contestazione o le vie di fuga possibili?
Sara Baranzoni. È dottore di ricerca in Studi teatrali e cinematografici presso l’Università di Bologna. Attualmente è docente di Performance e di Metodologia della ricerca in arte presso l’Universidad de las Artes di Guayaquil (UArtes, Ecuador), e adjunct lecturer presso la Technological University Dublin, Irlanda (TUD Dublin). Le sue ricerche si muovono nell’ambito della filosofia della tecnologia, l’ecologia politica e le arti performative. Ha pubblicato numerosi saggi in italiano, francese, spagnolo e inglese; è cofondatrice della rivista internazionale di filosofia La Deleuziana, membro del network Red de Estudios Latinoamericanos sobre Deleuze y Guattari e del network Digital Studies. Per UArtes è anche co-coordinatrice di due progetti internazionali Horizon 2020-Marie Curie Actions: Real Smart Cities (2017-2022) e Networking Ecologically Smart Territories (NEST, 2021-2024) finanziati dall’Unione Europea.
► Sabato 5 aprile
Teatro Félix Guattari
In medesima azione
conducono
Valentina Bravetti, Paola Bianchi
Il laboratorio si concentrerà sullo studio e sull’analisi dello spazio, del tempo e della forza, le tre coordinate entro le quali il corpo si muove nella scena. In virtù di un principio democratico di coesistenza, durante il laboratorio i/le partecipanti saranno invitate/i ad assumere costantemente la posizione seduta o sdraiata. Un modo per vivere l’alterità nel proprio corpo, sperimentarne le possibilità e le difficoltà, sentire il proprio corpo in azione e scoprire nuovi modi di abitare la scena.
Paola Bianchi, coreografa e danzatrice, è attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni ottanta. Con i suoi spettacoli partecipa a festival nazionali e internazionali. Attenta alla teorizzazione delle pratiche corporee nel 2014 scrive Corpo Politico. Distopia del gesto, utopia del movimento (Editoria&Spettacolo). Nel 2020 vince il Premio Rete critica 9 e ¾ con ELP, un articolato progetto di ricerca legato a un’indagine approfondita del corpo, delle relazioni tra i corpi e degli immaginari culturali di cui i corpi sono depositi. Nel 2020 Teatro Akropolis realizza La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Paola Bianchi, progetto cinematografico che restituisce in forma di intervista il percorso artistico della coreografa.
Valentina Bravetti studia danza classica per otto anni e si forma con il Teatro Valdoca. Nel 2004 fonda con Claudio Angelini la compagnia Città di Ebla, prendendo parte alle produzioni sceniche in qualità di danzatrice; dal 2006 è codirettrice artistica del Festival Ipercorpo. Ha ideato e realizzato con Elisa Gandini il progetto BraunEva. Dal 2014 Valentina ha una rara sindrome neurologica paraneoplastica che l’ha tenuta lontana dalla scena sino al 2021, anno in cui è iniziata la sua collaborazione con la coreografa Paola Bianchi. La prima collaborazione tra Valentina e Paola risale al 2007 con la serie di performance Visioni irrazionali, oltre al recente progetto fotografico collettivo LA MIA PELLE È TEATRO.